Emy Bernecoli and Elia Andrea Corazza are proud to announce the first live recording of the rediscovered Sarabanda P015a by Ottorino Respighi.
The Sarabanda for violin and piano (P015a) is a short composition consisting of three pages dated 1897, here published for the first time. The original manuscript is part of the private archive of Potito Pedarra, cataloguer of Ottorino Respighi’s legacy. Ottorino Respighi composed this work during his juvenile years, together with the Sonata in D minor (1897, P015), the Giga (P015b) and the Allegretto vivace (P015c), all of them for violin and piano.
This is a live recording of the composition based on its manuscript. It has been recorded during an Italian tour of the violinist Emy Bernecoli and the pianist Elia Andrea Corazza
ABSTRACT: Ottorino ed Elsa Respighi trovarono nel Conte Chigi Saracini un lungimirante mecenate, un competente musicista e un amico appassionato. Con l’Accademia Chigiana il Conte creò un punto d’incontro internazionale tra musicisti, artisti, intellettuali: un crocevia tra epoche storiche, dove si scopriva il passato per inventare il futuro. Grazie ai contatti con il Conte Chigi, Sebastiano A. Luciani, Arrigo Serato, Olga Rudge, Bianca Chigi, Luisa Bàccara, qui indagati, Respighi compose nuove musiche (Lauda per la natività del Signore e la Suite della tabacchiera, 1930) e orchestrò musiche precedenti, oggi riscoperte (E se un giorno tornasse, Respighi, 1930; Vivaldi, Sonata in Re maggiore rv10; Bach, Corale Nun komm, der Heiden Heiland). Custode dei manoscritti di Respighi durante la Seconda guerra mondiale, il Conte ricevette in dono da Elsa numerosi manoscritti del marito, tra cui alcuni autografi della Campana sommersa, ora conservati nella Biblioteca dell’Accademia Chigiana.
[ENGLISH] Ottorino and Elsa Respighi at the Accademia Chigiana: discovering the past to conceive the future. For Ottorino and Elsa Respighi, the Count Chigi Saracini has been a visionary patron, an experienced musician, and a devoted friend. With the Accademia Chigiana, the Count created a meeting point for musicians, artists, intellectuals: an intersection of historical eras, where the past was discovered in order to conceive the future. Hither I investigated Respighi’s contacts with the Count Chigi, Sebastiano A. Luciani, Arrigo Serato, Olga Rudge, Bianca Chigi, Luisa Bàccara, which lead to the composition of new music (Lauda per la natività del Signore and Suite della tabacchiera, 1930) and the orchestration of pieces of the past, now rediscovered (E se un giorno tornasse, Respighi, 1930; Vivaldi, Sonata in Re maggiore rv10; Bach, Corale Nun komm, der Heiden Heiland). Custodian of Respighi’s scores during World War II, Count Chigi received as a gift from Elsa several manuscripts of Ottorino, including some autographs of La campana sommersa, now hosted at the library of the Accademia Chigiana.
Qui potete ascoltare e vedere la registrazione live della relazione “Elsa e Ottorino: i Respighi a Palazzo Chigi Saracini – fra riscoperta del passato e invenzione del futuro”
Qui l’intervento musicale di Emy Bernecoli al violino, accompagnata da Elia Andrea Corazza al pianoforte, in Vivaldi, Sonata RV10, Largo.
Splendido concerto con Emy Bernecoli al violino ed Elia Andrea Corazza al pianoforte nell’ambito del Festival Respighi, Prima Edizione, di Bologna. Emy ed io abbiamo eseguito le nostre musiche preferite del Novecento italiano di Ottorino Respighi, Alfredo Casella, Nino Rota, Elia Andrea Corazza.
COLORE ITALIANO
Emy Bernecoli, violino Elia Andrea Corazza, pianoforte
Ottorino Respighi Humoresque dai Cinque Pezzi per violino e pianoforte
Alfredo Casella Cavatina e Gavotta dalla Serenata per cinque strumenti
Ottorino Respighi Sarabanda per violino e pianoforte (inedito-prima ed. per Schott a cura degli esecutori)
Elia Andrea Corazza Autumn Suite Out of Sadness Dreams Cadenza Rain
Ottorino Respighi Aria dai Sei pezzi per violino e pianoforte
Nino Rota Improvviso – ”Un diavolo sentimentale”
Il viaggio di Colore Italiano apre con l’Humoresque di Ottorino Respighi, ultimo brano della raccolta dei Cinque Pezzi per violino e pianoforte edito a Lipsia da Hofmeister nel 1906, pezzo rapsodico e virtuosistico dedicato a Mario Corti primo violino del Quartetto Mugellini di cui Respighi era violista. A seguire un altro compositore della generazione dell’80’, Alfredo Casella con Cavatina e Gavotta, autografo in due tempi tratto dalla Serenata per cinque strumenti del 1927 e primo premio al concorso della Musical Fund Society di Filadelfia tra 645 autori, un distillato di pathos e humor tipicamente caselliani. Tornando al grande compositore bolognese una Sarabanda, lavoro giovanile del 1897, riscoperta e pubblicata dagli esecutori dalla forma antica e dal fraseggio nobile e squisitamente dialogato. L’ Autumn Suite (2016) in quattro tempi di Elia Andrea Corazza, riesce con la sua raffinatezza a collocarsi all’interno del programma in equilibrio tra forma antica e cantabilità dal chiaro sapore novecentesco. Non poteva mancare poi l’Aria, composizione di grande potenza evocativa che chiude la raccolta dei Sei pezzi per violino e pianoforte (1905) di Ottorino Respighi, prezioso cameo dell’intimo melanconico del compositore. A chiudere Un Diavolo sentimentale (1969) di Nino Rota, pezzo eccentrico e brillante di un autore che ha scritto alcuni tra i più celebri temi del cinema italiano, ma che ha saputo esprimere ampia parte della sua fantasia creativa nella musica da camera.
«Un concerto con un programma ad hoc nell’interpretazione di due giovani musicisti: la violinista Emy Bernecoli e il pianista Elia Andrea Corazza. Si è trattato di un radioso percorso a due concepito in alternatim, con pagine cameristiche di Respighi, Casella, Corazza e Rota. L’applaudito Duo, caratterizzato da singolare intesa interpretativa e attenzione musicologica sui brani, come si può desumere dalla esecuzione della Sarabanda di Respighi ha salutato il pubblico con due fuori programma. Ad un primo lavoro respighiano è seguita un’inaspettata composizione del conte Guido Chigi Saracini (Siena, 1880-1965). L’opera del musicista senese ha evidenziato rapporti sia con Respighi che con Casella, e il rievocarlo ha messo in luce la sua importante attività di mecenate con l’istituzione, nel 1923, della «Micat in Vertice» presso l’Accademia Chigiana di Siena, autentica fucina per moltissimi musicisti.»
«La violinista Emy Bernecoli e il pianista Elia Andrea Corazza sono giovani, bravi e ampiamente affermati. Spaziano dal Sette-Ottocento al Novecento storico e ai giorni nostri. Studiano e pubblicano musiche conservate (e dimenticate) negli archivi italiani. Corazza è anche compositore e musicologo. A Bologna, lo scorso 30 settembre, nell’augusta Sala Mozart dell’Accademia Filarmonica, hanno offerto un programma intitolato “Colore italiano”, musiche di Ottorino Respighi, Alfredo Casella, Nino Rota e dello stesso Corazza. […] Il concerto del duo Bernecoli-Corazza si apriva con l’ultimo dei “Cinque pezzi per violino e pianoforte” di Respighi, una Humoresque in cui virtuosismo e cantabilità si bilanciano con eleganza. Proseguiva con una Sarabanda (1897), lavoro giovanile dall’ampio afflato lirico, nel perfetto equilibrio fra i due strumenti: inedita, la composizione è stata riportata in luce dai due esecutori presso l’editore Schott di Magonza. Ancora di Respighi l’Aria dai “Sei pezzi”, seducente nella sua pienezza morbida e severa, a tratti malinconica. Nella serata spiccava anche la Cavatina e la Gavotta dalla “Serenata per cinque strumenti” di Alfredo Casella (1927), primo premio al concorso della Musical Fund Society di Filadelfia: sonorità intense del pianoforte si alternano a morbidezze squisite del violino, disseminate di suoni flautati insidiosissimi per l’intonazione; la brillantezza del secondo brano conferisce un scintillante fulgore alla composizione. Una birichinata alla maniera del vecchio Rossini è l’Improvviso di Nino Rota, intitolato Un diavolo sentimentale: una ridda giocosa e beffarda di ritmi scattanti, peraltro esente da torbidi tratti diabolici. Nel bel mezzo del concerto spiccava la composizione di Corazza, Autumn Suite, tre immagini – Out of Sadness, Dreams, Rain – pervase da colorature sentimentali, attimi di sensibilità evanescente, sprazzi di ampia cantabilità. […] In un assolo il violino è chiamato a virtuosismi d’arco che esorbitano dal tono cameristico in direzione del gran concerto solistico; dal canto suo il pianoforte, in Rain, indulge a un minimalismo percussivo e implacabile, fatto per riscaldare il pubblico. Applauditissimi gli interpreti: bella cantabilità e suono pieno di Bernecoli, che possiede uno splendido violino di Otello Bignami, rinomato liutaio bolognese (1914-1989); controllatissima e limpida la visione musicale di Corazza.
Potete ascoltare una registrazione della Autumn Suite qui di seguito:
Musiche per violino e pianoforte di Ottorino Respighi
e manoscritti appartenenti alla collezione/archivio Potito Pedarra
Introduzione a cura di Elia Andrea Corazza.
Emy Bernecoli, violino
Elia Andrea Corazza, pianoforte
Antonio Vivaldi/Ottorino Respighi
Sonata in Re maggiore RV10 (1908)
Moderato
Allegro moderato
Largo
Vivace
Ildebrando Pizzetti (1880 – 1968)
Tre Canti per violino e pianoforte (1924)
Ottorino Respighi (1879 -1936)
Sarabanda (1897)
Prima edizione degli esecutori per Schott 2017
Berceuse (1902)
dai Sei Pezzi per violino e pianoforte
Alfredo Casella (1883 – 1947)
Cavatina e Gavotta (1928)
(World Premiere Recording 2019 per Concerto Classics)
Elia Andrea Corazza (1979)
Autumn Suite (2018)
Out of Sadness
Dreams
Rain
Nino Rota (1911 – 1979)
Un diavolo sentimentale (1969)
Il duo formato dalla violinista italiana Emy Bernecoli e dal pianista, musicologo, compositore e direttore d’orchestra Elia Andrea Corazza, formatosi nel 2016, si è già esibito in alcune delle sale più importanti come il Coolidge Auditorium alla Library of Congress e il Mc Nair Auditorium alla George Town University di Washington, alla Steinway Hall di Miami e alla Haus der Musik di Stoccarda.
Caratteristica peculiare del duo è la ricerca musicologica di manoscritti inediti del ‘900 italiano, sfociata nel 2016 nell’edizione critica e ricostruzione del Minuetto per archi di Ottorino Respighi, per l’editore italiano Armelin Musica, e della Sarabanda per violino e pianoforte dello stesso autore, per l’editore internazionale Schott, con il quale hanno instaurato una collaborazione che vedrà la pubblicazione di altri importanti inediti.
Il duo è sovente invitato a presentare i propri lavori di edizione critica in concerti e conferenze come il Convegno Internazionale di Studi Ottorino Respighi e la musica europea del suo tempo tenutasi a Latina nel 2016, in istituzioni internazionali come la Library of Congress, la Fondazione Cini di Venezia e la Biblioteca e Museo Internazionale della Musica di Bologna dove risiedono due dei più importanti fondi manoscritti di Respighi.
COLORE ITALIANO Il viaggio inizia con la Sonata in Re maggiore RV10 di Antonio Vivaldi nell’interpretazione del basso di un grande compositore del ‘900 italiano nonché un prezioso devoto della musica antica del suo Paese: Ottorino Respighi. Riscoperta da Emy Bernecoli ed Elia Andrea Corazza, la inedita Sarabanda (1897) fu composta da Ottorino Respighi all’età di diciotto anni. Ha armonie antiche e una cantabilità melodica che lascia presagire i grandi sviluppi nella musica sinfonica del compositore bolognese.
Le seguenti CavatinaeGavotta (1928) di Alfredo Casella sono una trascrizione autografa per violino e pianoforte della parte finale della sua Serenata per cinque strumenti. Il pezzo si basa su melodie popolari italiane ed europee, trasformate dalle armonie novecentesche di stampo cubista e dal virtuosismo violinistico che tuttavia non tralascia momenti lirici evocativi. Il brano in tre parti Autumn Suite (2016) di Elia Andrea Corazza nasce dalla fusione di tre idee tematiche scritte in origine per il cinema e si pone in equilibrio tra forma classica e cantabilità di sapore neoclassico. A chiudere Un diavolo sentimentale (1969) di Nino Rota, brano eccentrico e brillante del compositore che, sebbene universalmente conosciuto per le sue eccezionali colonne sonore, ha espresso ampia parte della sua fantasia creativa proprio nella musica da camera. La composizione si basa sull’uso libero della scala di otto suoni e dell’intervallo dissonante del tritono, anche detto diabolus in musica. Evoca l’immagine di un diavolo spigoloso e impertinente, ma al contempo raffinato e seducente, in grado di ammaliare i suoi ascoltatori.
Emy Bernecoli and Elia Andrea Corazza – Coolidge Auditorium – Library of Congress – all rights reserved
I am glad to announce the publication of my article Opera or ballet? Ottorino Respighi vs. Sergei Diaghilev: a study of the sources for La boutique fantasque, Le astuzie femminili, La serva padrona,«Archival notes», Venezia, Fondazione Giorgio Cini, II, 2017, pp. 1-16. (issn: 2499-832x).