Tournedos alla Rossini

Tournedos alla Rossini
musiche di Gioachino Rossini

orchestrazioni di Elia Andrea Corazza
Drammaturgia Paolo V. Montanari
Direttore Elia Andrea Corazza
Regia Yamal das Irmich
Elementi di scena Stefano Canzoneri
Costumi Marja Hoffmann

Orchestra del Teatro Massimo

Personaggi e interpreti

Gioachino Rossini Roberto Burgio
Adelina Patti Noemi Muschetti / Federica Maggì
Marius Luciani Paride Cicirello
Antonio Tamburini Daniele Muratori Caputo / Francesco Bossi

Tournedos alla Rossini

Musiche di Gioachino Rossini
Orchestrazioni Elia Andrea Corazza
Drammaturgia Paolo V. Montanari
Direttore Elia Andrea Corazza

Orchestra del Teatro Massimo

Presentazione dello spettacolo

Nella villa di Rossini a Passy, nel 1861, incontriamo il Maestro intento a parlare della sua vita e della sua musica con la giovane Adelina, il poeta bohèmienne Marius e il gioviale Antonio Tamburini. Il tempo passa veloce fra battute, pensieri e intermezzi cantati e d’orchestra.

Tutte le informazioni qui

30 settembre 2023, Festival Respighi – Colore Italiano, Emy Bernecoli ed Elia Andrea Corazza in Concerto all’Accademia Filarmonica di Bologna

Emy Bernecoli Elia Andrea Corazza live in Accademia Filarmonica Festival Respighi BOLOGNA 2023

Splendido concerto con Emy Bernecoli al violino ed Elia Andrea Corazza al pianoforte
nell’ambito del Festival Respighi, Prima Edizione, di Bologna.
Emy ed io abbiamo eseguito le nostre musiche preferite del Novecento italiano di Ottorino Respighi, Alfredo Casella, Nino Rota, Elia Andrea Corazza.

COLORE ITALIANO

Emy Bernecoli, violino
Elia Andrea Corazza, pianoforte

Ottorino Respighi
Humoresque dai Cinque Pezzi per violino e pianoforte

Alfredo Casella
Cavatina e Gavotta dalla Serenata per cinque strumenti

Ottorino Respighi
Sarabanda per violino e pianoforte
(inedito-prima ed. per Schott a cura degli esecutori)

Elia Andrea Corazza
Autumn Suite
Out of Sadness
Dreams
Cadenza
Rain

Ottorino Respighi
Aria dai Sei pezzi per violino e pianoforte

Nino Rota
Improvviso – ”Un diavolo sentimentale” 

Il viaggio di Colore Italiano apre con l’Humoresque di Ottorino Respighi, ultimo brano della raccolta dei Cinque Pezzi per violino e pianoforte edito a Lipsia da Hofmeister nel 1906, pezzo rapsodico e virtuosistico dedicato a Mario Corti primo violino del Quartetto Mugellini di cui Respighi era violista. A seguire un altro compositore della generazione dell’80’, Alfredo Casella con Cavatina e Gavotta, autografo in due tempi tratto dalla Serenata per cinque strumenti del 1927 e primo premio al concorso della Musical Fund Society di Filadelfia tra 645 autori, un distillato di pathos e humor tipicamente caselliani. Tornando al grande compositore bolognese una Sarabanda, lavoro giovanile del 1897, riscoperta e pubblicata dagli esecutori dalla forma antica e dal fraseggio nobile e squisitamente dialogato. L’ Autumn Suite (2016) in quattro tempi di Elia Andrea Corazza, riesce con la sua raffinatezza a collocarsi all’interno del programma in equilibrio tra forma antica e cantabilità dal chiaro sapore novecentesco. Non poteva mancare poi l’Aria, composizione di grande potenza evocativa che chiude la raccolta dei Sei pezzi per violino e pianoforte (1905) di Ottorino Respighi, prezioso cameo dell’intimo melanconico del compositore. A chiudere Un Diavolo sentimentale (1969) di Nino Rota, pezzo eccentrico e brillante di un autore che ha scritto alcuni tra i più celebri temi del cinema italiano, ma che ha saputo esprimere ampia parte della sua fantasia creativa nella musica da camera.

Emy Bernecoli Elia Andrea Corazza live in Accademia Filarmonica Festival Respighi BOLOGNA 2023
Emy Bernecoli and Elia Andrea Corazza live in Accademia Filarmonica Festival Respighi Bologna, 30 settembre 2023
Emy Bernecoli Elia Andrea Corazza live in Accademia Filarmonica Festival Respighi BOLOGNA 2023
Emy Bernecoli and Elia Andrea Corazza live in Accademia Filarmonica Festival Respighi Bologna, 30 settembre 2023

Splendida recensione su GBOPERA:

«Un concerto con un programma ad hoc nell’interpretazione di due giovani musicisti: la violinista Emy Bernecoli e il pianista Elia Andrea Corazza. Si è trattato di un radioso percorso a due concepito in alternatim, con pagine cameristiche di Respighi, Casella, Corazza e Rota. L’applaudito Duo, caratterizzato da singolare intesa interpretativa e attenzione musicologica sui brani, come si può desumere dalla esecuzione della Sarabanda di Respighi ha salutato il pubblico con due fuori programma. Ad un primo lavoro respighiano è seguita un’inaspettata composizione del conte Guido Chigi Saracini (Siena, 1880-1965). L’opera del musicista senese ha evidenziato rapporti sia con Respighi che con Casella, e il rievocarlo ha messo in luce la sua importante attività di mecenate con l’istituzione, nel 1923, della «Micat in Vertice» presso l’Accademia Chigiana di Siena, autentica fucina per moltissimi musicisti.»

Splendida recensione su “Il Fatto Quotidiano” ad opera della Professoressa Giuseppina La Face-Bianconi

«La violinista Emy Bernecoli e il pianista Elia Andrea Corazza sono giovani, bravi e ampiamente affermati. Spaziano dal Sette-Ottocento al Novecento storico e ai giorni nostri. Studiano e pubblicano musiche conservate (e dimenticate) negli archivi italiani. Corazza è anche compositore e musicologo. A Bologna, lo scorso 30 settembre, nell’augusta Sala Mozart dell’Accademia Filarmonica, hanno offerto un programma intitolato “Colore italiano”, musiche di Ottorino Respighi, Alfredo Casella, Nino Rota e dello stesso Corazza. […]
Il concerto del duo Bernecoli-Corazza si apriva con l’ultimo dei “Cinque pezzi per violino e pianoforte” di Respighi, una Humoresque in cui virtuosismo e cantabilità si bilanciano con eleganza. Proseguiva con una Sarabanda (1897), lavoro giovanile dall’ampio afflato lirico, nel perfetto equilibrio fra i due strumenti: inedita, la composizione è stata riportata in luce dai due esecutori presso l’editore Schott di Magonza. Ancora di Respighi l’Aria dai “Sei pezzi”, seducente nella sua pienezza morbida e severa, a tratti malinconica. Nella serata spiccava anche la Cavatina e la Gavotta dalla “Serenata per cinque strumenti” di Alfredo Casella (1927), primo premio al concorso della Musical Fund Society di Filadelfia: sonorità intense del pianoforte si alternano a morbidezze squisite del violino, disseminate di suoni flautati insidiosissimi per l’intonazione; la brillantezza del secondo brano conferisce un scintillante fulgore alla composizione. Una birichinata alla maniera del vecchio Rossini è l’Improvviso di Nino Rota, intitolato Un diavolo sentimentale: una ridda giocosa e beffarda di ritmi scattanti, peraltro esente da torbidi tratti diabolici. Nel bel mezzo del concerto spiccava la composizione di Corazza, Autumn Suite, tre immagini – Out of Sadness, Dreams, Rain – pervase da colorature sentimentali, attimi di sensibilità evanescente, sprazzi di ampia cantabilità. […]
In un assolo il violino è chiamato a virtuosismi d’arco che esorbitano dal tono cameristico in direzione del gran concerto solistico; dal canto suo il pianoforte, in Rain, indulge a un minimalismo percussivo e implacabile, fatto per riscaldare il pubblico. Applauditissimi gli interpreti: bella cantabilità e suono pieno di Bernecoli, che possiede uno splendido violino di Otello Bignami, rinomato liutaio bolognese (1914-1989); controllatissima e limpida la visione musicale di Corazza.

Potete ascoltare una registrazione della Autumn Suite qui di seguito:

Duo Bernecoli-Corazza in concerto al Museo del Novecento

Elia Andrea Corazza piano; Emy Bernecoli violin.

Martedì 27 settembre 2022 – ore 17:00

Museo del Novecento

COLORE ITALIANO

Concerto in ricordo di Potito Pedarra

info e prenotazioni qui.

Musiche per violino e pianoforte di Ottorino Respighi

e manoscritti appartenenti alla collezione/archivio Potito Pedarra

Introduzione a cura di Elia Andrea Corazza.

Emy Bernecoli, violino

Elia Andrea Corazza, pianoforte


Antonio Vivaldi/Ottorino Respighi

Sonata in Re maggiore RV10  (1908)

Moderato

Allegro moderato

Largo

Vivace

Ildebrando Pizzetti (1880 – 1968)

Tre Canti per violino e pianoforte (1924)

Ottorino Respighi (1879 -1936)

Sarabanda (1897)

Prima edizione degli esecutori per Schott 2017

Berceuse (1902)

dai Sei Pezzi per violino e pianoforte

Alfredo Casella (1883 – 1947)

Cavatina e Gavotta (1928)

(World Premiere Recording 2019 per Concerto Classics)

Elia Andrea Corazza (1979)

Autumn Suite (2018)

Out of Sadness

Dreams

Rain

Nino Rota (1911 – 1979)

Un diavolo sentimentale (1969)


Il duo formato dalla violinista italiana Emy Bernecoli e dal pianista, musicologo, compositore e direttore d’orchestra Elia Andrea Corazza, formatosi nel 2016, si è già esibito in alcune delle sale più importanti come il Coolidge Auditorium alla Library of Congress e il Mc Nair Auditorium alla George Town University di Washington, alla Steinway Hall di Miami e alla Haus der Musik di Stoccarda.

Caratteristica peculiare del duo è la ricerca musicologica di manoscritti inediti del ‘900 italiano, sfociata nel 2016 nell’edizione critica e ricostruzione del Minuetto per archi di Ottorino Respighi, per l’editore italiano Armelin Musica, e della Sarabanda per violino e pianoforte dello stesso autore, per l’editore internazionale Schott, con il quale hanno instaurato una collaborazione che vedrà la pubblicazione di altri importanti inediti.

Il duo è sovente invitato a presentare i propri lavori di edizione critica in concerti e conferenze come il Convegno Internazionale di Studi Ottorino Respighi e la musica europea del suo tempo tenutasi a Latina nel 2016, in istituzioni internazionali come la Library of Congress, la Fondazione Cini di Venezia e la Biblioteca e Museo Internazionale della Musica di Bologna dove risiedono due dei più importanti fondi manoscritti di Respighi.

COLORE ITALIANO
Il viaggio inizia con la Sonata in Re maggiore RV10 di Antonio Vivaldi nell’interpretazione del basso di un grande compositore del ‘900 italiano nonché un prezioso devoto della musica antica del suo Paese: Ottorino Respighi. Riscoperta da Emy Bernecoli ed Elia Andrea Corazza, la inedita Sarabanda (1897) fu composta da Ottorino Respighi all’età di diciotto anni. Ha armonie antiche e una cantabilità melodica che lascia presagire i grandi sviluppi nella musica sinfonica del compositore bolognese.

Le seguenti Cavatina e Gavotta (1928) di Alfredo Casella sono una trascrizione autografa per violino e pianoforte della parte finale della sua Serenata per cinque strumenti. Il pezzo si basa su melodie popolari italiane ed europee, trasformate dalle armonie novecentesche di stampo cubista e dal virtuosismo violinistico che tuttavia non tralascia momenti lirici evocativi. Il brano in tre parti Autumn Suite (2016) di Elia Andrea Corazza nasce dalla fusione di tre idee tematiche scritte in origine per il cinema e si pone in equilibrio tra forma classica e cantabilità di sapore neoclassico. A chiudere Un diavolo sentimentale (1969) di Nino Rota, brano eccentrico e brillante del compositore che, sebbene universalmente conosciuto per le sue eccezionali colonne sonore, ha espresso ampia parte della sua fantasia creativa proprio nella musica da camera. La composizione si basa sull’uso libero della scala di otto suoni e dell’intervallo dissonante del tritono, anche detto diabolus in musica. Evoca l’immagine di un diavolo spigoloso e impertinente, ma al contempo raffinato e seducente, in grado di ammaliare i suoi ascoltatori.

Emy Bernecoli and Elia Andrea Corazza - Coolidge Auditorium - Library of Congress - all rights reserved
Emy Bernecoli and Elia Andrea Corazza – Coolidge Auditorium – Library of Congress – all rights reserved

Finalmente Alighieri!

Trittico Dante by Elijax - voice Emy Bernecoli - cover IN SELVA VERITAS by Emidio Bernecoli

Finalmente Alighieri! sarà eseguito al prestigioso Festival Amfiteatrof di Levanto, nella sonorizzazione di Dante Tanzi all’Acusmonium Audior di Eraldo Bocca.

Venerdì 26 agosto, ore 21:30, Auditorium, Levanto Music Festival, Levanto

Tutte le informazioni qui. AUDIOR 26 agosto.

Note dal programma

Elia Andrea Corazza “Finalmente Alighieri!” [2022] 6:48

Assieme agli altri brani facenti parte del trittico vincitore del concorso internazionale “De Institutione Musica” nell’ambito del Festival Dante 2021, “Finalmente Alighieri!” si basa su una selezione di versi tratti dalla Divina Commedia di Dante Alighieri. La voce di donna che recita gli endecasillabi, trattata elettronicamente, ha fornito tutti i materiali sonori. Essa evoca idealmente Beatrice, il motore immobile dell’amore del Sommo Poeta, e viene elaborata mediante procedimenti di allungamento (time-stretching), trasposizione e granulazione. Il campo di sperimentazione è concentrato su tre aspetti dell’emissione parlata: le vocali (altezza), le consonanti (transienti) e i respiri, manipolati nello spazio temporale percettivo che intercorre fra quantum sonoro, fonema e parola riconoscibile. Le forme sono create dal rapporto dialettico che si instaura tra percettibile / impercettibile, riconoscibilità / irriconoscibilità, regolare / irregolare, finito / infinito, temporale / atemporale, tensivo / distensivo.
“Finalmente Alighieri!”, il primo brano del trittico, è in forma tripartita. Nella prima parte la lettura dei versi è accompagnata da un corale che gradualmente si genera dall’allungamento di alcune vocali man mano che sono presentate nel testo parlato. La parte centrale è di maggior tensione: i versi e le parole sono frammentate, compaiono i respiri isolati, i transienti delle consonanti appaiono in rilievo, le voci si sovrappongono. La generazione delle sequenze è qui realizzata attraverso la sintesi granulare e alcuni procedimenti stocastici. Le luminescenze acutissime e i colpi gravi nascono dalla trasposizione dei materiali e dal loro re-inviluppo, sia in ampiezza che in altezza. Nella parte finale i frammenti e i respiri gradualmente si estinguono e riemerge il corale, basato sull’allungamento dei materiali. Diversamente dall’inizio qui le parole scompaiono, lasciando risuonare soltanto le componenti armoniche della voce, che metaforicamente richiamano l’armonia celeste e la convergenza dell’universo verso l’energia pura.

TRITTICO DANTE by Elijax

Trittico Dante by Elijax - voice Emy Bernecoli - cover IN SELVA VERITAS by Emidio Bernecoli
Tre brani sperimentali composti da Elijax su versi tratti dalla Divina Commedia di Dante Alighieri. Sono realizzati sulla rielaborazione elettronica della voce di Emy Bernecoli. I brani sono risultati vincitori del concorso internazionale “De Institutione Musica” indetto dalla SIMC (Società Italiana di Musica Contemporanea) per celebrare i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri.

1- Finalmente Alighieri!
2- Passacaglia Poetica
3- Beatrice Glitch

Immagine di copertina di Emy Bernecoli basata su “In Silva Veritas”, 24×18, olio su tela, di Emidio Bernecoli, 2014.

l’amor che move il sole e l’altre stelle. Paradiso, XXXIII, v. 145
rime d’amor usar dolci e leggiadre; Purgatorio, XXVI, v. 99
E una melodia dolce correva Purgatorio, XXIX, v. 22
come del sole stella mattutina. Paradiso, XXXII v. 108
tin tin sonando con sì dolce nota, Paradiso, X, v. 143
udire in voce mista al dolce suono. Purgatorio, IX, v. 141
che solo amore e luce ha per confine, Paradiso, XXVIII, v. 54
de’ remi facemmo ali al folle volo, Inferno, XXVI, v. 125
E già la luna è sotto i nostri piedi: Inferno, XXIX, v. 10

Ho composto il Trittico Dante nella prima parte del 2021 per partecipare al concorso internazionale di musica elettronica promosso dalla SIMC (Società italiana di musica contemporanea) in occasione dei settecento anni dalla scomparsa di Dante Alighieri. I pezzi hanno vinto la selezione e sono stati eseguiti in prima assoluta il 6 gennaio 2022 all’auditorium Cantelli di Novara, a cura di Dante Tanzi con l’Acusmonium Audior di Eraldo Bocca. Maggiori informazioni sull’esecutore e sull’acusmonium: https://dantetanzi.bandcamp.com/ e https://www.audior.eu/

Il primo brano, Finalmente Alighieri! è in forma tripartita. Nella prima parte la lettura dei versi è accompagnata da un corale che gradualmente si genera dall’allungamento di alcune vocali man mano che sono presentate nel testo parlato.
La parte centrale è di maggior tensione: i versi e le parole sono frammentate, compaiono i respiri isolati, i transienti delle consonanti appaiono in rilievo, le voci si sovrappongono. La generazione delle sequenze è qui realizzata attraverso la sintesi granulare e alcuni procedimenti stocastici. Le luminescenze acutissime e i colpi gravi nascono dalla trasposizione dei materiali e dal loro re-inviluppo, sia in ampiezza che in altezza.
Nella parte finale i frammenti e i respiri gradualmente si estinguono e riemerge il corale basato sull’allungamento dei materiali. Diversamente dall’inizio qui le parole scompaiono lasciando risuonare soltanto le componenti armoniche della voce e che metaforicamente richiamano l’armonia celeste e la convergenza dell’universo verso l’energia pura.

Il secondo brano, Passacaglia Poetica, vuole rappresentare il tempo misurabile, metronomico, inesorabile, limitato, finito, umano. Gli elementi costitutivi sono due: un corale realizzato dall’allungamento di alcuni campioni vocali e la loro trasposizione, quasi una passacaglia, che muove l’ harmonia mundi. Sul corale si innestano i frammenti della voce, prima simili a gocce di suono, poi via via più definiti. Queste pulsazioni creano dei ritmi binari e ternari in collisione tra loro. In sottofondo emergono gradualmente i versi, appena percettibili e disturbati dal pulviscolo di frammenti vocali. La voce è infine assorbita dal ritmo ossessivo e culmina in un potente crescendo, ossatura di tutto il brano.

Il terzo brano, Beatrice Glitch, è un’interpretazione dello spazio sonoro, una possibile visione prospettica creata dal sonogramma. Il corale del pezzo precedente è rielaborato in modo organico anche se non sempre percepibile. Esso ritorna udibile in seguito agli ampi glissati a tutto spettro che corrugano la superficie musicale. Il mio omaggio è rivolto al grande Fausto Romitelli e al suo di An Index of Metals, conosciuto durante i miei studi alla Fondazione Cini di Venezia che ospita il Fondo Romitelli. La voce costella le volute sonore che disegnano uno spettrogramma di paesaggi metropolitani, profili montuosi, la sezione del cervello umano come anche il gheriglio di una noce.
Compaiono in lontananza due elementi strumentali estranei: delle onde triangolari acute, strettamente legate all’altezza dei campioni vocali, e delle onde sinusoidali gravissime generate da un vocoder vincolato alla voce.

Trittico Dante by Elijax

Three experimental tracks by Elijax based on verses from the Divine Comedy by Dante Alighieri, performed by Emy Bernecoli and Elia Andrea Corazza. Winners of the SIMC international electronic music competition “De Institutione Musica” to celebrate the 700 anniversary of Dante’s death.

Cover art by Emy Bernecoli, based on “In Silva Veritas”, 24×18, oil on canvas, by Emidio Bernecoli, 2014.

The first track Finalmente Alighieri! is in three sections. In the first part, the verses are gradually creating a choir based on the time-stretch of the vowels of the words.
The middle section is dramatic. Verses and words are fragmented, the hums are scattering, the transients of the words are predominant, voices are superimposing. The parts are made with granular synthesis and with stochastic processes. The high luminous pitches and the low dark booms are generated by the transposition and re-enveloping of the previous materials.
In the final part, the fragments and hums are gradually extinguished, and the corale of the beginning in back. There are no words, but the main pitches of the voice are resonating in quasi-sinusoidal waveforms. Metaphorically, it is evoked the celestial harmony and the convergence of the universe into pure energy.

The second track, Passacaglia Poetica, is representing the measurable time: metronomic, relentless, limited, finite, and human. The main elements are two: a choral made by the time-stretching and transposition of the vocal samples, repeated as a passacaglia, which metaphorically moves the harmonia mundi. The chorale accompanies the voice fragments, at the beginning presented as sound drops, then gradually more discernible. These pulses generate binary and ternary rhythms which are colliding. In the background there are the verses, barely perceivable and disturbed by the dust of the voice fragments. The voice itself, at the end, is absorbed by the relentless rhythm which culminates in a powerful crescendo, the backbone of the track.

The third track, Beatrice Glitch, is an interpretation of the sound-space, a possible perspectical vision of the sonogram. The choral of the previous piece is re-elaborated, sometimes barely perceptible, sometimes in first-sight after wide glissati. This is my tribute to the great Fausto Romitelli and his An Index of Metals, which I discovered during my studies at the Cini Foundation in Venice. The soundscape recalls a metropolitan landscape, the contour of the mountains, the section of a human brain or the kernel of a walnut.
Two extraneous instrumental elements are far away in the background: some high-pitched triangular waves, strictly related to the pitch of the vocal samples, and some very low sinusoidal waves generated by a vocoder.

Trittico Dante by Elijax