Tournedos alla Rossini musiche di Gioachino Rossini orchestrazioni di Elia Andrea Corazza Drammaturgia Paolo V. Montanari Direttore Elia Andrea Corazza Regia Yamal das Irmich Elementi di scena Stefano Canzoneri Costumi Marja Hoffmann
Orchestra del Teatro Massimo
Personaggi e interpreti
Gioachino Rossini Roberto Burgio Adelina Patti Noemi Muschetti / Federica Maggì Marius Luciani Paride Cicirello Antonio Tamburini Daniele Muratori Caputo / Francesco Bossi
Tournedos alla Rossini
Musiche diGioachino Rossini OrchestrazioniElia Andrea Corazza DrammaturgiaPaolo V. Montanari DirettoreElia Andrea Corazza
Orchestra del Teatro Massimo
Presentazione dello spettacolo
Nella villa di Rossini a Passy, nel 1861, incontriamo il Maestro intento a parlare della sua vita e della sua musica con la giovane Adelina, il poeta bohèmienne Marius e il gioviale Antonio Tamburini. Il tempo passa veloce fra battute, pensieri e intermezzi cantati e d’orchestra.
Splendido concerto con Emy Bernecoli al violino ed Elia Andrea Corazza al pianoforte nell’ambito del Festival Respighi, Prima Edizione, di Bologna. Emy ed io abbiamo eseguito le nostre musiche preferite del Novecento italiano di Ottorino Respighi, Alfredo Casella, Nino Rota, Elia Andrea Corazza.
COLORE ITALIANO
Emy Bernecoli, violino Elia Andrea Corazza, pianoforte
Ottorino Respighi Humoresque dai Cinque Pezzi per violino e pianoforte
Alfredo Casella Cavatina e Gavotta dalla Serenata per cinque strumenti
Ottorino Respighi Sarabanda per violino e pianoforte (inedito-prima ed. per Schott a cura degli esecutori)
Elia Andrea Corazza Autumn Suite Out of Sadness Dreams Cadenza Rain
Ottorino Respighi Aria dai Sei pezzi per violino e pianoforte
Nino Rota Improvviso – ”Un diavolo sentimentale”
Il viaggio di Colore Italiano apre con l’Humoresque di Ottorino Respighi, ultimo brano della raccolta dei Cinque Pezzi per violino e pianoforte edito a Lipsia da Hofmeister nel 1906, pezzo rapsodico e virtuosistico dedicato a Mario Corti primo violino del Quartetto Mugellini di cui Respighi era violista. A seguire un altro compositore della generazione dell’80’, Alfredo Casella con Cavatina e Gavotta, autografo in due tempi tratto dalla Serenata per cinque strumenti del 1927 e primo premio al concorso della Musical Fund Society di Filadelfia tra 645 autori, un distillato di pathos e humor tipicamente caselliani. Tornando al grande compositore bolognese una Sarabanda, lavoro giovanile del 1897, riscoperta e pubblicata dagli esecutori dalla forma antica e dal fraseggio nobile e squisitamente dialogato. L’ Autumn Suite (2016) in quattro tempi di Elia Andrea Corazza, riesce con la sua raffinatezza a collocarsi all’interno del programma in equilibrio tra forma antica e cantabilità dal chiaro sapore novecentesco. Non poteva mancare poi l’Aria, composizione di grande potenza evocativa che chiude la raccolta dei Sei pezzi per violino e pianoforte (1905) di Ottorino Respighi, prezioso cameo dell’intimo melanconico del compositore. A chiudere Un Diavolo sentimentale (1969) di Nino Rota, pezzo eccentrico e brillante di un autore che ha scritto alcuni tra i più celebri temi del cinema italiano, ma che ha saputo esprimere ampia parte della sua fantasia creativa nella musica da camera.
Emy Bernecoli and Elia Andrea Corazza live in Accademia Filarmonica Festival Respighi Bologna, 30 settembre 2023Emy Bernecoli and Elia Andrea Corazza live in Accademia Filarmonica Festival Respighi Bologna, 30 settembre 2023
«Un concerto con un programma ad hoc nell’interpretazione di due giovani musicisti: la violinista Emy Bernecoli e il pianista Elia Andrea Corazza. Si è trattato di un radioso percorso a due concepito in alternatim, con pagine cameristiche di Respighi, Casella, Corazza e Rota. L’applaudito Duo, caratterizzato da singolare intesa interpretativa e attenzione musicologica sui brani, come si può desumere dalla esecuzione della Sarabanda di Respighi ha salutato il pubblico con due fuori programma. Ad un primo lavoro respighiano è seguita un’inaspettata composizione del conte Guido Chigi Saracini (Siena, 1880-1965). L’opera del musicista senese ha evidenziato rapporti sia con Respighi che con Casella, e il rievocarlo ha messo in luce la sua importante attività di mecenate con l’istituzione, nel 1923, della «Micat in Vertice» presso l’Accademia Chigiana di Siena, autentica fucina per moltissimi musicisti.»
«La violinista Emy Bernecoli e il pianista Elia Andrea Corazza sono giovani, bravi e ampiamente affermati. Spaziano dal Sette-Ottocento al Novecento storico e ai giorni nostri. Studiano e pubblicano musiche conservate (e dimenticate) negli archivi italiani. Corazza è anche compositore e musicologo. A Bologna, lo scorso 30 settembre, nell’augusta Sala Mozart dell’Accademia Filarmonica, hanno offerto un programma intitolato “Colore italiano”, musiche di Ottorino Respighi, Alfredo Casella, Nino Rota e dello stesso Corazza. […] Il concerto del duo Bernecoli-Corazza si apriva con l’ultimo dei “Cinque pezzi per violino e pianoforte” di Respighi, una Humoresque in cui virtuosismo e cantabilità si bilanciano con eleganza. Proseguiva con una Sarabanda (1897), lavoro giovanile dall’ampio afflato lirico, nel perfetto equilibrio fra i due strumenti: inedita, la composizione è stata riportata in luce dai due esecutori presso l’editore Schott di Magonza. Ancora di Respighi l’Aria dai “Sei pezzi”, seducente nella sua pienezza morbida e severa, a tratti malinconica. Nella serata spiccava anche la Cavatina e la Gavotta dalla “Serenata per cinque strumenti” di Alfredo Casella (1927), primo premio al concorso della Musical Fund Society di Filadelfia: sonorità intense del pianoforte si alternano a morbidezze squisite del violino, disseminate di suoni flautati insidiosissimi per l’intonazione; la brillantezza del secondo brano conferisce un scintillante fulgore alla composizione. Una birichinata alla maniera del vecchio Rossini è l’Improvviso di Nino Rota, intitolato Un diavolo sentimentale: una ridda giocosa e beffarda di ritmi scattanti, peraltro esente da torbidi tratti diabolici. Nel bel mezzo del concerto spiccava la composizione di Corazza, Autumn Suite, tre immagini – Out of Sadness, Dreams, Rain – pervase da colorature sentimentali, attimi di sensibilità evanescente, sprazzi di ampia cantabilità. […] In un assolo il violino è chiamato a virtuosismi d’arco che esorbitano dal tono cameristico in direzione del gran concerto solistico; dal canto suo il pianoforte, in Rain, indulge a un minimalismo percussivo e implacabile, fatto per riscaldare il pubblico. Applauditissimi gli interpreti: bella cantabilità e suono pieno di Bernecoli, che possiede uno splendido violino di Otello Bignami, rinomato liutaio bolognese (1914-1989); controllatissima e limpida la visione musicale di Corazza.
Potete ascoltare una registrazione della Autumn Suite qui di seguito:
Musiche per violino e pianoforte di Ottorino Respighi
e manoscritti appartenenti alla collezione/archivio Potito Pedarra
Introduzione a cura di Elia Andrea Corazza.
Emy Bernecoli, violino
Elia Andrea Corazza, pianoforte
Antonio Vivaldi/Ottorino Respighi
Sonata in Re maggiore RV10 (1908)
Moderato
Allegro moderato
Largo
Vivace
Ildebrando Pizzetti (1880 – 1968)
Tre Canti per violino e pianoforte (1924)
Ottorino Respighi (1879 -1936)
Sarabanda (1897)
Prima edizione degli esecutori per Schott 2017
Berceuse (1902)
dai Sei Pezzi per violino e pianoforte
Alfredo Casella (1883 – 1947)
Cavatina e Gavotta (1928)
(World Premiere Recording 2019 per Concerto Classics)
Elia Andrea Corazza (1979)
Autumn Suite (2018)
Out of Sadness
Dreams
Rain
Nino Rota (1911 – 1979)
Un diavolo sentimentale (1969)
Il duo formato dalla violinista italiana Emy Bernecoli e dal pianista, musicologo, compositore e direttore d’orchestra Elia Andrea Corazza, formatosi nel 2016, si è già esibito in alcune delle sale più importanti come il Coolidge Auditorium alla Library of Congress e il Mc Nair Auditorium alla George Town University di Washington, alla Steinway Hall di Miami e alla Haus der Musik di Stoccarda.
Caratteristica peculiare del duo è la ricerca musicologica di manoscritti inediti del ‘900 italiano, sfociata nel 2016 nell’edizione critica e ricostruzione del Minuetto per archi di Ottorino Respighi, per l’editore italiano Armelin Musica, e della Sarabanda per violino e pianoforte dello stesso autore, per l’editore internazionale Schott, con il quale hanno instaurato una collaborazione che vedrà la pubblicazione di altri importanti inediti.
Il duo è sovente invitato a presentare i propri lavori di edizione critica in concerti e conferenze come il Convegno Internazionale di Studi Ottorino Respighi e la musica europea del suo tempo tenutasi a Latina nel 2016, in istituzioni internazionali come la Library of Congress, la Fondazione Cini di Venezia e la Biblioteca e Museo Internazionale della Musica di Bologna dove risiedono due dei più importanti fondi manoscritti di Respighi.
COLORE ITALIANO Il viaggio inizia con la Sonata in Re maggiore RV10 di Antonio Vivaldi nell’interpretazione del basso di un grande compositore del ‘900 italiano nonché un prezioso devoto della musica antica del suo Paese: Ottorino Respighi. Riscoperta da Emy Bernecoli ed Elia Andrea Corazza, la inedita Sarabanda (1897) fu composta da Ottorino Respighi all’età di diciotto anni. Ha armonie antiche e una cantabilità melodica che lascia presagire i grandi sviluppi nella musica sinfonica del compositore bolognese.
Le seguenti CavatinaeGavotta (1928) di Alfredo Casella sono una trascrizione autografa per violino e pianoforte della parte finale della sua Serenata per cinque strumenti. Il pezzo si basa su melodie popolari italiane ed europee, trasformate dalle armonie novecentesche di stampo cubista e dal virtuosismo violinistico che tuttavia non tralascia momenti lirici evocativi. Il brano in tre parti Autumn Suite (2016) di Elia Andrea Corazza nasce dalla fusione di tre idee tematiche scritte in origine per il cinema e si pone in equilibrio tra forma classica e cantabilità di sapore neoclassico. A chiudere Un diavolo sentimentale (1969) di Nino Rota, brano eccentrico e brillante del compositore che, sebbene universalmente conosciuto per le sue eccezionali colonne sonore, ha espresso ampia parte della sua fantasia creativa proprio nella musica da camera. La composizione si basa sull’uso libero della scala di otto suoni e dell’intervallo dissonante del tritono, anche detto diabolus in musica. Evoca l’immagine di un diavolo spigoloso e impertinente, ma al contempo raffinato e seducente, in grado di ammaliare i suoi ascoltatori.
Emy Bernecoli and Elia Andrea Corazza – Coolidge Auditorium – Library of Congress – all rights reserved
Elia Andrea Corazza “Finalmente Alighieri!” [2022] 6:48
Assieme agli altri brani facenti parte del trittico vincitore del concorso internazionale “De Institutione Musica” nell’ambito del Festival Dante 2021, “Finalmente Alighieri!” si basa su una selezione di versi tratti dalla Divina Commedia di Dante Alighieri. La voce di donna che recita gli endecasillabi, trattata elettronicamente, ha fornito tutti i materiali sonori. Essa evoca idealmente Beatrice, il motore immobile dell’amore del Sommo Poeta, e viene elaborata mediante procedimenti di allungamento (time-stretching), trasposizione e granulazione. Il campo di sperimentazione è concentrato su tre aspetti dell’emissione parlata: le vocali (altezza), le consonanti (transienti) e i respiri, manipolati nello spazio temporale percettivo che intercorre fra quantum sonoro, fonema e parola riconoscibile. Le forme sono create dal rapporto dialettico che si instaura tra percettibile / impercettibile, riconoscibilità / irriconoscibilità, regolare / irregolare, finito / infinito, temporale / atemporale, tensivo / distensivo. “Finalmente Alighieri!”, il primo brano del trittico, è in forma tripartita. Nella prima parte la lettura dei versi è accompagnata da un corale che gradualmente si genera dall’allungamento di alcune vocali man mano che sono presentate nel testo parlato. La parte centrale è di maggior tensione: i versi e le parole sono frammentate, compaiono i respiri isolati, i transienti delle consonanti appaiono in rilievo, le voci si sovrappongono. La generazione delle sequenze è qui realizzata attraverso la sintesi granulare e alcuni procedimenti stocastici. Le luminescenze acutissime e i colpi gravi nascono dalla trasposizione dei materiali e dal loro re-inviluppo, sia in ampiezza che in altezza. Nella parte finale i frammenti e i respiri gradualmente si estinguono e riemerge il corale, basato sull’allungamento dei materiali. Diversamente dall’inizio qui le parole scompaiono, lasciando risuonare soltanto le componenti armoniche della voce, che metaforicamente richiamano l’armonia celeste e la convergenza dell’universo verso l’energia pura.
Finalmente Alighieri! Passacaglia poetica Beatrice Glitch verranno eseguiti in prima assoluta come brani vincitori del concorso De Institutione Musicaindetto dalla Società Italiana di Musica Contemporanea. Ho composto i brani sonorizzando alcuni endecasillabi tratti dalla Divina Commedia di Dante, recitati dalla violinista Emy Bernecoli. L’esecuzione sarà realizzata con lo splendido Acusmonium AUDIOR dei Maestri Eraldo Bocca e Dante Tanzi. Il luogo è il prestigioso Museo del Novecento di Milano. Maggiori informazioni a questo link.
Il 26 gennaio l’Estroso Trio (Emy Bernecoli, violino; Walter Vestidello, violoncello; Francesco Fontolan, fagotto), eseguirà il mio TRIO per violino, violoncello e fagotto. Appuntamento alle ore 17:30, presso il Teatro Comunale di Castelnuovo del Garda (VR). Non mancate! Tutte le informazioni qui.
26 Gennaio 2020 ore 17.30
Dim Teatro Comunale, Via San Martino, 4
Castelnuovo del Garda (VR)
ESTROSO TRIO
Emy Bernecoli, violino
Walter Vestidello, violoncello
Francesco Fontolan, fagotto
Musiche di Telemann, Gebauer, Corazza, Beethoven, Mozart, Wolf-Ferrari
E.A. Corazza, Trio per violino, violoncello e fagotto. III tempo. Registrato dal vivo il 24 settembre 2017 a Villa Bolasco, Castelfranco Veneto. Violino: Emy Bernecoli. Violoncello: Walter Vestidello. Fagotto: Francesco Fontolan. Ascoltate la registrazione integrale qui: https://youtu.be/bqVxMubXAu0Estroso Trio: Emy Bernecoli, violin. Walter Vestidello, cello. Francesco Fontolan, bassoon.Estroso Trio: Emy Bernecoli, violin. Walter Vestidello, cello. Francesco Fontolan, bassoon.